Gruppi nazionalisti indù lo accusano di aver attirato seguaci alla sua chiesa con il denaro. Sajan K. George (Global Council of Indian Christians): “Accuse inverosimili: i pochi cristiani pentecostali vivono nella paura e nell’indigenza. I fondamentalisti usano le leggi anti-conversione come pretesto per molestie sempre nuove”.
Varanasi (AsiaNews) – La polizia del distretto di Varanasi, nell’Uttar Pradesh, ha arrestato domenica 16 ottobre il pastore Chhotelal Jaiswar, residente nel villaggio di Barwa a Sindhora. A denunciarlo sono stati alcuni gruppi della destra nazionalista che sostengono stesse invogliando le persone ad abbracciare la fede cristiana allettandole con donazioni da 50mila rupie (circa 620 euro).
La polizia ha dichiarato che è stato interrogato e che saranno presi provvedimenti contro di lui. Nella loro denuncia, Hindu Jagran Manch e Dharma Jagran Seva sostengono di aver colto in flagrante il pastore della chiesa e di averlo consegnato alla polizia. Secondo quanto da loro dichiarato Jaiswar avrebbe dato 2mila rupie a tre giovani del villaggio di Thana Phulpur promettendo loro il resto della somma il 16 ottobre quando “il programma di conversione sarebbe stato formalmente completato” nella chiesa Sarva India Ministry a Babatpur. All’appuntamento i giovani si sarebbero però presentati con due dirigenti delle organizzazioni indù.
Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (GCIC), ha commentato la vicenda ad AsiaNews: “Queste accuse di conversioni sono inventate e prive di fondamento. I pochi cristiani pentecostali dell’Uttar Pradesh vivono nella paura e nell’insicurezza a causa dei vigilantes della destra nazionalista. Inoltre, i credenti stessi vivono in condizioni di povertà, quindi è impossibile per loro adescare qualcuno con il denaro. La nuova legge anti-conversioni dell’Uttar Pradesh, approvata nel 2021, proibisce la conversione illegale da una religione a un’altra mediante travisamento, forza, influenza indebita, coercizione o con qualsiasi mezzo fraudolento. Ma viene utilizzata impropriamente come strumento di molestia: sulla base di una semplice denuncia verbale, le funzioni dei cristiani vengono interrotte e i credenti arrestati”.
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