Riflettiamo su Facebook! A Milano un egiziano adesca una 13enne per fare sesso mentre a Miami un marito uccide la moglie e posta le foto su fb…

1113424-Pedofilia-300x225Cosa sta succedendo in rete? Un 26enne ha adescato una ragazzina giovanissima su Facebook e poi l’ha portata in un albergo. Secondo il Giudice , lo stesso hotel sarebbe stato “frequentato da altre minori”. Ad avvertire i militari sono stati i genitori della vittima.  Mentre in USA, a Miami, Derek Medina, 31 anni, ha raccontato di avere sparato alla moglie, Jennifer Alonso, uccidendola. La confessione su Facebook, con tanto di foto. Dopo l’orrore il killer è andato a costituirsi. Accanto al corpo c’era una bimba di 10 anni, illesa. Arriva da Milano il nuovo caso di adescamenti online,  via facebook, che vedono come vittime giovanissimi. Un egiziano di 26 anni, S. M., è riuscito a convincere una 13 enne conosciuta in Rete ad incontrarlo in un albergo, dove ha compiuto atti sessuali con la ragazzina. I genitori, quando si sono accorti della scomparsa della figlia, hanno immediatamente contattato le forze dell’ordine e sono scattate le indagini, con intercettazioni telefoniche per ricostruire i contatti tra il presunto pedofilo e la vittima. E’ stata consegnata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere all’uomo che dovrà rispondere di atti sessuali con una minore di 14 anni e sottrazione della ragazzina alla potestà dei genitori. L’arrestato, stando alle indagini, è un irregolare e senza fissa dimora, su Facebook è presente, secondo gli investigatori, con quattro diversi profili.

C’è da dire che dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emergerebbe che anche altre ragazzine, anche di 11 e 12 anni, potrebbero essere state portate dall’uomo nello stesso hotel “a ore” di Milano. Il gip di Milano, nel documento scrive, infatti, che sono ancora in corso “accertamenti” sul “ruolo” di un’amica della 13enne, “di due amiche di quest’ultima (di anni 11 e 12) e di due amici di Samir (l’egiziano arrestato, ndr) di 20 e 22 anni, tutti da identificare compiutamente, presenti ai fatti e coinvolti” stando alle dichiarazioni della 13 enne, “in atti sessuali nel medesimo albergo in cui” la ragazzina “ha passato la notte del 29 maggio” scorso.

Fratelli e sorelle in Cristo Gesù, fate attenzione ai vostri figli, quando sono al computer…dentro il PC si nascondono tante insidie e tante macchinazioni del diavolo…utilizzare il computer per il Signore, per studiare o per crescere in opere e scienza è sicuramente edificante, ma quando si visitano siti, solo per il gusto della curiosità o si naviga per il gusto di una scoperta giovanile o per sentirsi grande…lì c’è l’avversario, padrone del mondo, pronto ad ammaliarli e a conquistarli!

Invece, da un’altra parte del pianeta, negli USA, sempre facebook è successo qualcosa di più tragico. Un uomo di Miami ha ucciso la moglie e ha postato su Facebook le raccapriccianti immagini del delitto compiuto, quindi è andato a consegnarsi alla polizia. E’ accaduto a Miami, in Florida. Derek Medina, 31 anni, ha raccontato di avere sparato alla moglie, Jennifer Alonso, uccidendola. A riferirlo direttamente gli agenti che, una volta recatisi nella abitazione dei due, hanno trovato il corpo della donna. Nell’abitazione, secondo la NBC6, c’era ance una bimba di 10 anni, illesa. L’uomo sulla sua pagina del social network aveva postato la foto della donna, con indosso una t-shirt e pantaloni neri, riversa sul pavimento della cucina con sangue su un braccio e sul volto. Sotto, campeggiava la scritta “R.I.P. Jennifer Alonso” l’abbreviazione di “rest in peace”, riposa in pace. 

Uccide la moglie e posta la foto choc su Facebook (VIDEO).Il profilo è stato poi cancellato da Facebook, ma quando le immagini del cadavere della donna erano già state condivise da centinaia di persone. Inquietante, quanto la foto stessa, è il messaggio con cui Medina confessava l’omicidio: “Sto per andare in prigione per tutta la vita. Mi mancherete amici di Facebook e avrete mie notizie in tutti i telegiornali. Mia moglie mi picchiava e non avevo più intenzione di sopportare una vita di abusi”.  L’uomo, cha ha avuto alcuni piccoli ruoli in una serie tv americana chiamata Burn Notice, ha scritto diversi e-book tra cui uno dal titolo “Come ho salvato la vita di un altro, il matrimonio e i problemi famigliari attraverso la comunicazione”. E’ assolutamente sconcertante quanto accaduto, rimaniamo senza parole; l’unica cosa che si può fare per quest’uomo è pregare per lui, affinchè Cristo Gesù lo liberi da tutti quei demoni che si sono impadroniti di lui!

Facebook, come altri Social Nerwork, è uno straordinario strumento di comunicazione che può essere costruttivo o distruttivo; ovviamente tutto dipende dall’uso che se ne fa’. Senza ombra di dubbio, nei due casi che abbiamo proposto sopra questo strumento di comunicazione è stato molto distruttivo.
Per i cristiani, che hanno fede e timore di Dio è un mezzo per evangelizzare (2Tm 4:1), conoscersi, condividere esperienze, e scambiarsi un momento di amore fraterno. Mentre, per quelli che hanno solo l’etichetta di Cristiani, troppe volte è usato per dispute inutili e distruttive, affrontando divergenze dottrinali, culturali se non addiritutra “disagi” , anche all’interno delle comunità.
E’ giusto ricordare, quindi, che non siamo soli, il mondo, e non solo, ci guarda e giudica. “Non riescono a mettersi d’accordo, cosa vogliono insegnarci?” Certamente, lo sappiamo, non siamo tutti uguali e questo, sicuramente, fino a quando staremo su questa Terra. Ma è necessario imparare a tollerare le nostre diversità, sapendo che se siamo figlioli di Dio non è per la nostra intelligenza, o capacità umane, ma per grazia. (Grazie Gesù, che sei morto per noi, hai vinto per noi!)
Non esistono chiese perfette, ma esiste un Dio perfetto. Oh! Quanto è meravigliosa la chiesa di Cristo lavata con il suo prezioso sangue.
Ogn’uno vada avanti secondo la visione e conoscenza che ha ricevuto, avendo come obiettivo: Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura – Marco 16.15

 

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