Testimonianza Ivan

Non ho avuto un’infanzia felice.
A 14 anni avendo perso mio padre, che fino a quel momento era stato il mio unico punto di riferimento; mi ritrovai da solo, malgrado facessi parte di una famiglia numerosa.
Ben presto cominciai a cercare ogni tipo di divertimento: a fumare, a bere, a fare uso di droghe e a frequentare persone poco raccomandabili.
Di qui ai reati di vario genere, il passo fu breve.
Potevo permettermi tutto ciò che desideravo, conducevo una vita invidiabile ma quando tornavo dalle mie notti brave avvertivo la mancanza di qualcosa, sentivo di non avere pace.
Non capivo e continuavo per la mia strada, una strada senza ritorno.
Intanto la mia fama di pericoloso delinquente si diffondeva.
Finii in carcere e ci rimasi per quattro lunghi anni. Ma, per quanto dura, neppure quell’esperienza riuscì a cambiarmi.
Uscito di prigione, continuai con la mia vita sregolata… fino a quando non conobbi Sonia.
Fu lei a condurmi nella comunità evangelica di Lecce. La prima impressione non fu certo positiva. Ero quasi disgustato alla vista di quelle persone che lodavano Dio.
Nei mesi successivi, per non dispiacere Sonia, acconsentivo di tanto in tanto ad accompagnarla alle riunioni, ma quando mi parlavano di Gesù non vedevo l’ora che finissero. Generalmente il tempo che lei trascorreva in chiesa, io lo passavo in compagnia dei miei soliti amici.
Una domenica Sonia mi disse che a causa di un forte mal di testa non sarebbe potuta andare in chiesa. Feci un sorriso beffardo, ma fui colpito dal fatto che ne fosse tanto dispiaciuta.
Non riesco ancora a spiegarmene la ragione, continuai a chiedermelo durante tutto il tragitto, ma sta di fatto che inspiegabilmente mi ritrovai ad andare in quella chiesa, a incontrare quelle persone che non mi andavano a genio.
Qualcosa di sovrannaturale mi stava spingendo ad andare. Arrivai in chiesa e mi sembrò che una luce mi avvolgesse.
I miei occhi si aprirono: era la presenza del Signore. Provai una pace che non avevo mai provato.
Quel senso di vuoto che non mi aveva dato pace aveva una soluzione: Cristo Gesù!
Quella sera il Signore parlò al mio cuore in maniera particolare. Tutta la chiesa pregò per me. Sul momento non capii cosa mi stesse accadendo, quali fossero le intenzioni di Dio nei miei confronti, ma fin dal giorno seguente cominciai a leggere la Bibbia e a cercare la compagnia di quelle persone che fino il giorno prima avevo detestato. Volevo stare con loro, sentir parlare di Gesù, ascoltare il racconto delle loro esperienze.
Qualche giorno dopo, mentre leggevo nel vangelo di Matteo dell’arresto e della crocifissione di Gesù (capitoli 26 e 27), all’improvviso compresi quanto il Signore fosse potente e quanto avesse sofferto per me.
In quel momento credetti.
Il Signore convinse il mio cuore e mi liberò dal peso dei miei peccati. Cominciai a piangere, eppure ero felicissimo: Dio mi aveva salvato!
Due settimane dopo chiesi a Dio di continuare la Sua opera in me e di liberarmi dal vizio del fumo. Ero un accanito fumatore e, nonostante ci avessi provato tante volte, non riuscivo a smettere.
Quando il giorno dopo feci per accendere una sigaretta, mi accorsi di provare un forte disgusto. Da quel momento in poi non fumai più.
Fu un grande miracolo che il Signore fece nella mia vita e non fu l’unico.
Giorno per giorno il Signore ha completamente cambiato la mia vecchia vita di peccato. Ho trovato ciò che mi mancava nel passato: la Sua presenza. Sono trascorsi cinque anni dal giorno in cui entrai per la prima volta nella chiesa e oggi sono una persona nuova. Sonia è diventata mia moglie e il mio desiderio è onorarlo e servirlo insieme a lei, per tutta la vita.

Ivan

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