Luca 8:41 Ecco venire un uomo, di nome Iairo, che era capo della sinagoga; e, gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di entrare in casa sua, 42 perché aveva una figlia unica di circa dodici anni, che stava per morire. Or mentre Gesù vi andava, la folla faceva ressa intorno a lui. 49 Mentr’egli parlava ancora, venne uno dalla casa del capo della sinagoga, a dirgli: «Tua figlia è morta; non disturbare più il Maestro». 50 Ma Gesù, udito ciò, rispose a Iairo: «Non temere; solo abbi fede, e sarà salva». 51 Arrivato alla casa, non permise a nessuno di entrare con lui all’infuori di Pietro, Giovanni, Giacomo, il padre e la madre della bambina. 52 Or tutti piangevano e facevano cordoglio per lei. Ma egli disse: «Non piangete, perché non è morta, ma dorme». 53 E ridevano di lui, sapendo che era morta. 54 Ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: «Bambina, alzati». 55 Lo spirito di lei ritornò ed ella si alzò subito; Gesù comandò che le dessero da mangiare.
Oggi la Parola ci conduce in una storia di resurrezione, i fatti avvengono nella famiglia del capo della sinagoga, Iairo, succede che la figlia dodicenne di questi un giorno si ammala gravemente e il clima in questa casa cambia, Il terribile potere della malattia sta modificando la vita a molte famiglie, la cosa particolare è che non sono colpiti solo anziani ma anche molti giovani.
Questa storia è la terribile metafora di una gioventù in crisi, erede di tante cattive scelte fatte da generazioni precedenti, una società giovanile in pericolo a causa di immoralità dilagante, pratica di aborto, promiscuità sessuale, droghe, alcol e mancanza di riferimenti di sani modelli, tutto sta togliendo la speranza ai giovani.
Il problema vero è che tra la perdita di valori se ne è perso anche il più importante, la fede, quella devozione che è mancata ai genitori è caduta sui figli, proprio come in economia gli errori passati ricadono sul presente, l’allontanamento da Dio dei genitori ricade sui figli.
Le statistiche in modo impietoso snocciolano grandi numeri di giovani atei e agnostici, gente senza Dio, moltitudini di disperati alla ricerca di uno stordimento presente per cercare di sopportare il futuro.
Fratture generazionali si sono risolte con la sconfitta dei padri i quali non sanno più cosa fare per recuperare i loro figli, per portarli fuori dai pericoli che stanno correndo, assistono impotenti alla trasformazione dei loro figli in assassini, tossici, alcolizzati, violenti e tant’altra vergognosa decadenza.
Chi ci può aiutare? È il grido dei genitori affranti, ma niente sembra funzionare, non c’è medico e nemmeno medicina per questa grande piaga, ci vorrebbe un miracolo, ebbene questo è possibile se torniamo con tutto il cuore alla Parola di Dio, i padri possono e devono fare qualcosa per i figli e la cosa più importante è che essi per prima facciano come l’uomo della nostra storia, Iairo.
Dopo il grande dolore e la sofferenza nel vedere la figlia di dodici anni soffrire per il suo male, Iairo decise di andare a Gesù.
Caro papà tu sei responsabile dei tuoi figli e se con il tuo passato li hai allontanati dalla fede sappi che oggi hai l’opportunità di poterli avvicinare di nuovo a Dio iniziando con il tuo esempio, piega le tue ginocchia a comincia a chiedere al Signore di guarire tua figlia/o, se hai sperimentato la tua incapacità nell’agire umanamente tu vedrai il potere della preghiera, essa convincerà Gesù a venire a casa tua.
Prima del miracolo le cose possono peggiorare perché la tua fede deve essere provata e anche le tue motivazioni, puoi cercare Dio per gli altri ma lo devi trovare tu per prima, la fanciulla si aggravò, mentre il papà cercava Gesù, e morì, la gente raggiunse Iairo e gli disse non pregare più, tua figlia è morta.
Immagino il terribile dolore che colpì il cuore di questo padre, trasportato in un abisso dove sembra che le preghiere non servono e che la fede è inutile, dove avvoltoi della morte girano sulla sua testa ma anche sulla sua fede, le lacrime riempiono i suoi occhi, lo sgomento si impossessa del suo cuore e tutto cade attorno a lui.
Tutto cade? No il Figlio di Dio è sul trono, la Sua Parola non cade Egli disse a Iairo, “continua a credere”.
50 Ma Gesù, udito ciò, rispose a Iairo: «Non temere; continua a credere, e sarà salva»
Questa è la parola di Dio per la tua vita, non farti prendere dallo sconforto e dalla disperazione, non ascoltare voci negative e incredule che ti spingono alla rassegnazione, il Signore che tu stai cercando, mentre tutto cade attorno a te, mentre tutto grida morte, Lui sa come ti senti, Gesù ti guarda negli occhi, ti sorride e ti dice: continua a credere, tra poco la morte sarà vinta dalla vita, continua a credere, continua a splendere!
Tino Di Domenico