Dossier Egitto, perché attaccano i cristiani?

images (1)La sistematica violenza condotta contro i cristiani egiziani negli ultimi giorni ha lasciato la più grande Chiesa del Medio Oriente con una lunga lista di perdite. Chiese, orfanotrofi, cliniche, scuole e librerie cristiane sono bersaglio di attacchi da parte di radicali islamici, che inneggiano ai Fratelli musulmani. Porte Aperte, l’organizzazione internazionale evangelica a sostegno della Chiesa perseguitata esamina la situazione constatando subito che questa «ondata di violentissimi attacchi contro i cristiani in Egitto è indubbiamente senza precedenti. I cristiani egiziani sono sempre stati abituati in generale alla discriminazione e in particolare a periodiche aggressioni da parte dei musulmani più radicali, ma la sistematica violenza condotta contro di loro negli ultimi giorni ha lasciato la più grande Chiesa del Medio Oriente con una lunga lista di perdite e di domande cui solo Dio può rispondere».

«I nostri collaboratori in Egitto – afferma Porte Aperte – aggiornano questa triste lista delle perdite quotidianamente, aggiungendo continue richieste e soggetti di preghiera. Mentre vi scriviamo settantatré chiese e monasteri, oltre a ventidue edifici utilizzati per i servizi delle chiese (tra cui orfanatrofi, scuole e librerie cristiane) sono stati parzialmente o totalmente bruciati o danneggiati. Più di 212 proprietà private di cristiani copti (case, negozi, hotel, ecc.) sono state attaccate, rase al suolo o date alle fiamme, e almeno sette cristiani sono stati trucidati. E questi dati sono in continua e tragica evoluzione».

«Ecco l’altro volto di questa rivoluzione – continua Porte Aperte – che secondo i Fratelli Musulmani voleva essere pacifica, ma che il grido accorato (e il resoconto dettagliato delle violenze subite) della Chiesa egiziana ci fa vedere sotto una prospettiva diversa. Perché su una cosa non hanno dubbio i cristiani: ad attaccare sono gli aderenti al movimento dei Fratelli Musulmani. Davvero, se lo scontro è tra esercito e Fratellanza Musulmana, perché questo sistematico attacco ai cristiani? Certo la situazione è complessa, ma vorremmo ribadire un fatto: i cristiani sono un bersaglio dell’odio e dell’intolleranza dei Fratelli Musulmani e dei loro accoliti, che inneggiando alla jihad come soluzione approfittano del caos per devastare e ferire la Chiesa».

A queste considerazioni Porte Aperte aggiunge ciò che responsabili di chiesa le stanno riportando:
1. in molti ricevono minacce di non proseguire con i regolari culti e riunioni se vogliono tenere al sicuro i loro membri;
2. molti ricevono conferme di essere seguiti e osservati;
3. un volontario di Porte Aperte nell’Alto Egitto è stato rapito ed è stato richiesto un riscatto di 150 mila sterline egiziane (circa 16 mila euro);
4. alcuni agricoltori cristiani in zone rurali sono stati forzati a svendere la loro terra;
5. alcune famiglie di cristiani si sono viste gruppi d’islamici radicali fare irruzione in casa e saccheggiare tutte le cose di valore, compresi i mobili, e poi andarsene;
6. in alcune zone alle ragazze cristiane viene impedito di servirsi dei mezzi di trasporto.

Purtroppo – scrive Porte Aperte – potremmo continuare, magari aggiungendo alcune accorate richieste di aiuto di leader cristiani che, pur sapendo le risposte, a volte con le lacrime agli occhi ci chiedono: «In mezzo a questa follia, da dove trarremo la forza per concretamente mostrare amore e perdono ai nostri nemici? Come riusciremo nel nostro dolore e paura a mostrare la gioia e la pace del nostro Signore ai nostri persecutori? Dove troveremo le parole per confortare i cuori rotti dei nostri fratelli di fronte alle loro perdite e ferite?».

Sull’attuale situazione in Egitto Porte Aperte conclude sottolineando che «mentre in questi giorni i cristiani egiziani sono minacciati e attaccati, a volte la stampa internazionale e nazionale tratta superficialmente la realtà, come se fosse una normale conseguenza dello stato di caos, ma noi sappiamo che nel mezzo delle dispute per il potere, con le ingerenze di gruppi terroristici e di radicali locali, si porta avanti anche un progetto parallelo per nulla segreto: spazzare via i cristiani dal Medio Oriente».

Da porteaperteitalia.org

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