Questa potente efficacia della sua forza egli l’ha mostrata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nel cielo, al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro. Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa, che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti (Efesini 1).
La Chiesa così come concepita da Dio è il corpo di Cristo e Cristo ne è il capo supremo. Non dovrebbe esserci pertanto una nota divisoria tra Cristo e la Chiesa, anzi il contrario secondo la parola di Dio. Tuttavia, soprattutto in alcune tappe iniziali o comunque non rivelate della vita cristiana, può crearsi una linea differenziale del tutto umana e carnale che può portare a considerare la Chiesa come una realtà non collaborativa ma sostitutiva.
Per comprendere fino in fondo tale affermazione è necessario esplicitare il significato di Chiesa come tradotto dalla parola greca “ecclesia” – “Ek” che significa uscire da qualcosa e “kaleo” che significa “chiamare”; la Chiesa è pertanto un gruppo di persone chiamate ad uscire fuori da qualcosa, per esempio dalle loro case, dalla loro zona di confort, dalla loro routine, dalle loro abitudini, dal loro vivere in modo comune.
Molti pensano che per seguire Cristo sia necessario seguire una Chiesa mentre forse seguire Cristo significa essere una Chiesa, una vera Chiesa così come l’ha concepita Gesù, una ecclesia. Ovviamente è importante avere una chiesa locale in cui puoi pregare e stare con i fratelli e ascoltare la parola di Dio così da coltivare e condividere la fede, ma è altresì importante che questa non diventi idolatria e/o che il frequentarla non si sostituisca alla chiamata che essa stessa rappresenta. Da qui l’importanza del sentirsi parte non solo di una chiesa locale ma soprattutto di una chiesa universale, concepita da Dio secondo il suo proposito. La differenza tra Chiesa universale e locale potrebbe essere compresa meglio se accompagnata all’esperienza del rapporto verticale intimo e personale con il Signore, e dell’appartenenza al suo popolo, e nel rapporto orizzontale con i fratelli e con il mondo in generale, che si esplicita nel servizio evangelico in tutte le sue forme (consolazione, evangelizzazione, cura, etc..).
La Chiesa in quanto tale nasce infatti da una rivelazione. Poi Gesù domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il Figlio dell’uomo?» «E voi, chi dite che io sia?» Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte del soggiorno del morti non la potranno vincere…(Matteo 16).
Gesù edifica la chiesa sulla base della parola rivelata da Dio stesso a Pietro, un suo discepolo, la parola per cui Gesù è il Figlio di Dio. La parola è essa stessa una pietra, e tutti i cristiani sono o dovrebbero essere i costruttori dell’edificio celeste in terra. Ecco la chiesa universale fatta dai figli di Dio, coloro che costruiscono la Chiesa essendo essi stessi Chiesa, la Chiesa di Cristo.
Gesù ci insegna che alla Chiesa è affidato il ministero della riconciliazione dell’uomo con il suo creatore ed esorta i suoi seguaci ad adempiere il mandato di andare, fare discepoli tutti i popoli battezzandoli poi nel “nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (Matteo 28).
La responsabilità di proclamare il vangelo è di tutta la Chiesa universale che dovrebbe tenere a cuore la volontà di Dio che non è solo quella di servirlo in una Chiesa locale ma di vivere per Lui e per il vangelo tutti i giorni nella realtà quotidiana, testimoniando Cristo e rappresentando l’essenza della sua Chiesa universale uscendo fuori, andando e riconciliando le persone a Cristo nei modi palesemente indicati da Dio nella sua parola.
Allora alla domanda Cristo o la Chiesa? potremmo rispondere: seguaci di Cristo essendo Chiesa nel suo significato locale ma soprattutto universale.
Irene Rocchetti
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